Otturazioni bianche o otturazioni scure?
Oggi parliamo della differenza tra le otturazioni bianche e quelle scure.
Devi sapere che la prima domanda che mi fanno tutti i pazienti nel momento in cui dobbiamo iniziare a fare un’otturazione è sempre questa:
“Dottore, ma la pasta che mi mette è quella bianca, vero?”
La faccia terrorizzata con cui lo chiedono è proprio questa! Ammetto che in effetti è quella che farei anch’io se dovessi immaginare di farmi ricostruire un dente con il materiale scuro 😊
Nel nostro studio sono assolutamente vietate le otturazioni scure, ma visto che si tratta di un blog di informazione, diamo i nomi corretti a queste due tipologie di materiali.
L’otturazione scura o “piombatura” è in realtà l’amalgama d’argento, mentre i materiali bianchi sono delle resine composite, detti in gergo compositi.
Ma quali sono le differenze?
Ovviamente la prima differenza la fa il colore!
Con i compositi riusciamo a replicare in maniera veramente identica il colore e persino le sfumature e le opalescenze del dente da ricostruire proprio perché abbiamo a disposizione tantissimi materiali differenti.
Questo rende i compositi materiali interessantissimi per le correzioni estetiche dei denti frontali, riusciamo tramite questi a correggere numerosissimi inestetismi in modo rapido e conservativo, assicurando un’estetica eccellente. 😉
L’amalgama d’argento ha invece un colore grigio scuro/nerastro decisamente antiestetico e con il tempo rischia di scurire anche la superficie del dente su cui si trova come puoi vedere in questa foto.
Talvolta invece scurisce addirittura la gengiva in prossimità alla ricostruzione stessa, creando degli inestetismi che vengono chiamati “tatuaggi d’amalgama”, come puoi vedere nella foto di fianco.
L’altro grande vantaggio dei compositi è rappresentato dal fatto che possono essere incollati al dente anche senza una forma ritentiva della cavità, per cui si può conservare molto più dente sano quando si rimuovono le carie
L’amalgama infatti non aderisce chimicamente al dente ma è soltanto incastrata nella struttura dentale residua e resta in sede solamente se vengono preparate cavità particolari, più larghe alla base e meno in superficie.
Proprio a causa di questa mancanza di adesione chimica, fa si che questa nel tempo tenda a subire un fenomeno di infiltrazione da parte dei batteri cariogeni, per cui non è infrequente che si sviluppino delle carie al di sotto di questi restauri.
I compositi invece aderiscono al dente anche a livello chimico, si formano quindi fortissimi legami tra ricostruzione e dente residuo proprio perchè le resine composite infiltrano le microstrutture del dente, creando una microritenzione indispensabile per le ricostruzioni fatte con questo materiale.
I materiali compositi hanno poi un tempo di lavorazione molto più lungo perché siamo noi dottori che decidiamo quando farli passare dalla forma plastica a quella dura, illuminandoli con una luce led blu, processo che prende il nome di polimerizzazione, in questo modo abbiamo tutto il tempo per ricreare una forma pressocchè uguale al dente originario.
Un altro aspetto importante che ha spaventato molto i pazienti dopo alcuni articoli giornalistici recenti è stato il loro contenuto di mercurio a cui si addossa la responsabilità delle patologie più disparate. Ti tranquillizzo immediatamente. Non c’è alcuna evidenza scientifica di queste cose che creano solamente il panico:
L’amalgama è in forma rigida e in bocca non rilascia assolutamente mercurio.
Questo vuol dire che non è assolutamente obbligatorio sostituire le vecchie ricostruzioni in amalgama a priori, a meno che ovviamente non lo si faccia per ragioni estetiche oppure se sono infiltrate da carie o, per finire, se sono presenti rime di frattura.
L’amalgama è un materiale che ha funzionato benissimo per anni ma possiede molti limiti, di cui abbiamo parlato, che lo rendono ormai assolutamente obsoleto per uno studio dentistico moderno.
Spero di aver fatto un po’ di chiarezza sull’argomento.
Se sei di Fidenza, Parma o delle zone limitrofe vienici a trovare, saremmo lieti di toglierti ogni dubbio e studiare un piano di cura perfetto per il tuo caso.
Alla prossima!